giovedì 3 marzo 2016

Un film da vedere



Buondì,

esce oggi nelle sale cinematografiche il film SUFFRAGETTE della regista Sarah Gavron con 
 Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep sulle lotte delle donne per il diritto al voto.





Foto da Google


Con il termine suffragette si indicavano le appartenenti a un movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto per le donne (dalla parola "suffragio" nel suo significato di "voto")



Il movimento delle suffragette, come movimento nazionale volto a chiedere il suffragio femminile, vide la luce nel Regno Unito  nel 1869.

È da questa data quindi che fu possibile parlare, a tutti gli effetti, di suffragette, perché solo allora ebbe vita un movimento nazionale per rivendicare il diritto di voto, ancora non riconosciuto, che portò, nel 1897, alla formazione della Società Nazionale per il suffragio femminile (National Union of Women's Suffrage) ma non ottenne nessun risultato.

I movimenti femminili ripresero nuovo vigore quando Emmeline Pankhurst fondò, nel 1903 insieme alle sue due figlie, l'Unione sociale e politica delle donne (Women's Social and Political Union - WSPU), con il preciso intento di far loro ottenere  il diritto di voto politico, concesso solo agli uomini tranne che per le elezioni ai consigli municipali e per le elezioni di contea.

Molte donne furono arrestate e imprigionate per la loro irruenza e a volte per aver provocato danni ad edifici pubblici.









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In Italia le donne votarono per la prima volta nel corso delle elezioni amministrative del marzo e aprile 1946 e, successivamente, per il celebre referendum monarchia/repubblica (2 giugno 1946).
Dovevano aver già compiuto però la maggiore età cioè  ventuno anni.

La Battaglia per la parità non è ancora finita.


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4 commenti:

  1. Forse è appena cominciata :)
    Se poi penso a cosa accade fuori dall'Europa ...

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  2. Ciao Verbena, vero. La battaglia come scrive Laura sopra, "forse" è appena iniziata. Un abbraccio e buon w.e. NI

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  3. Quante lotte hanno dovuto fare le donne, quante umiliazioni, frustrazioni hanno dovuto subire. Ma.....ma ancora molta strada c'è da fare! Quante donne vengono uccise dai lori compagni, padri. Quante donne sono costrette ad abbandonare il loro posto di lavoro per aver deciso di mettere al mondo un figlio. Quante donne vengono "ricattate" proprio a non avere figli. Quante donne subiscono violenza anche psicologica, quella che non lascia ferite se non nel cuore e nell'animo, e tacciono, per timore di ripercussioni. Credo però che una parte dobbiamo farla noi, noi madri di figli maschi, insegnando loro il RISPETTO verso la donna, a condividere i compiti quando si vive insieme, a sostenerla nella scelta di continuare a lavorare quando arriverà un figlio. Ma soprattutto ad amarla. Paola

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  4. Hai perfettamente ragione Paola, condivido in pieno ma DEVE cambiare radicalmente il concetto di superiorità e potere che molti uomini hanno nei confronti delle donne. Si mercifica anche l'utero in cambio di denaro, è una vergogna! Un caro saluto.

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