Buongiorno e Buon Anno a tutti,
per la rubrica "Un tè con..." oggi ospitiamo un'attrice di una bellezza statuaria e dallo sguardo intenso:
Silvana Mangano
Lui si innamorò di me e nei primi tempi ricevette solo una serie infinita di rifiuti. Però non si diede per vinto ed alla fine cedetti. Dapprima era solo un gioco,sì forse in effetti non era il mio uomo ideale, ma non mi lamentai mai di lui, non avevo nulla da rimproverargli tranne il fatto che non mi ero potuta sposare in chiesa .
*Cara Signora Mangano, oppure la devo chiamare Signora De Laurentiis? Ci vuol parlare un po' di lei, come è stata la sua infanzia?
- Mi chiami pure Mangano, sono nata a Roma il 21 aprile 1930, mio padre Amedeo era un semplice macchinista delle ferrovie e mia madre Jakie una riservata casalinga inglese. La mia famiglia era composta anche da mio fratello Roy. Dopo la guerra ho iniziato a studiare danza e recitazione. Per pagare i corsi lavoravo come modella. Abitavo nello stesso quartiere di colui che divenne il mio grande amore Marcello Mastroianni.
- Mi chiami pure Mangano, sono nata a Roma il 21 aprile 1930, mio padre Amedeo era un semplice macchinista delle ferrovie e mia madre Jakie una riservata casalinga inglese. La mia famiglia era composta anche da mio fratello Roy. Dopo la guerra ho iniziato a studiare danza e recitazione. Per pagare i corsi lavoravo come modella. Abitavo nello stesso quartiere di colui che divenne il mio grande amore Marcello Mastroianni.
*La danza era la sua passione?
- Si la amavo e volli perfezionarmi, mi trasferii a Milano per seguire i corsi di Jia Ruskaya.
- Si la amavo e volli perfezionarmi, mi trasferii a Milano per seguire i corsi di Jia Ruskaya.
Qui mi notò un famoso costumista francese Georges Armenkov e dopo un po' di titubanza mi lasciai convincere a partire per la Francia per lavorare come indossatrice presso la "Maison Mascetti".
* Fiera della sua bellezza nel 1947 partecipò al concorso di Miss Italia?
- Partecipai più per gioco che per convinzione, quell'anno vinse Lucia Bosè e terza si classificò Gina Lollobrigida, con entrambe diventai molto amica e mi rimasero accanto per tutta la vita.
* Ma quel concorso le aprì il mondo del cinema?
- Non subito, Avevo diciannove anni e mi presentai nella sede della Lux Film per il provino del film neorealista Riso Amaro di Giuseppe De Santis. Di fronte ad un'enorme folla di ragazze, il regista non ne selezionò nemmeno una. Io non venni scelta perché, come lui ebbe a dire: "'si presentò con i capelli cotonati, molto truccata e vestita in maniera vistosa". Dopo qualche tempo però, in una giornata uggiosa, mentre camminavo per via Veneto mi scontrai all'angolo di un palazzo con lo stesso De Santis che, senza ombrello, camminava rasente al muro per non bagnarsi. Vestita in maniera semplice, con i capelli completamente bagnati ed assolutamente senza trucco si vede che colpii il lato estetico del regista, che mi riconobbe immediatamente e mi invitò ad un altro provino decisivo, diventai la protagonista del film che ottenne uno straordinario successo.
L'esperienza di Riso amaro nelle risaie con le mondine mi era piaciuta tantissimo, pensi che avevo imparato tutte le canzoni delle mondine a memoria. Mi ritenevo una di loro, ovvero una donna umile e semplice, capitata per caso nel mondo del cinema.
L'esperienza di Riso amaro nelle risaie con le mondine mi era piaciuta tantissimo, pensi che avevo imparato tutte le canzoni delle mondine a memoria. Mi ritenevo una di loro, ovvero una donna umile e semplice, capitata per caso nel mondo del cinema.
* Sul set di Riso Amaro conobbe Vittorio Gassman e colui che divenne suo marito...
- Era Dino De Laurentiis, direttore di produzione della Lux Film.
* La sua fama attraversò l’oceano…
I critici americani mi paragonarono a Rita Hayworth e ricevetti varie proposte dalle major di Hollywood, ma rifiutai. Quello stesso anno sposai Dino, dal quale ebbi quattro figli: Veronica, Raffaella, Federico e Francesca.
* Lavorò con grandi registi come Lattuada, De Sica, Monicelli, Bolognini Lizzani.
Furono i grandi registi a farmi rendere conto di essere una vera attrice, a me piaceva recitare, ma non pensavo assolutamente di essere all’altezza. Anzi quella paura di essere inadeguata mescolato all’orgoglio della perfezionista mi ha sempre bloccata. Forse solo dopo La grande guerra di Monicelli e le commedie con Alberto Sordi non mi sono più sentita fuori posto. Avevo i tempi giusti e mi divertivo molto.
* Nel film Uomini e Lupi di Giuseppe De Santis vi fu un episodio sgradevole?
- Durante una pausa della lavorazione, nelle montagne della Majella in Abruzzo, venni assalita da uno dei lupi utilizzati per le scene, sfuggito al proprio domatore. Giuseppe Celano, uno degli attori protagonisti, rischiando coraggiosamente, riuscì a deviare l'aggressione dell'animale, che fu poi abbattuto da un cacciatore che si trovava nella zona.
* Come mai rifiutò la proposta di Federico Fellini per La dolce vita?
- Il protagonista maschile era Marcello Mastroianni e mio marito per gelosia mi spinse a rifiutare la parte affidata in seguito ad Anouk Aimée per la parte di Maddalena. Quella non fu l’unica volta.
*La sua carriera spiccò il volo… i registi facevano a gara per accaparrarsi la sua bellezza raffinata e malinconica…
- Nel ’71 recitai in Morte a Venezia di Visconti, nel ’72 Lo scopone scientifico accanto ad Alberto Sordi, Bette Davis e Joseph Cotten che mi valse il terzo David, nel ’73 Ludwig con Romy Schneider, nel ’74 Gruppo di famiglia in un interno con Burt Lancaster ed Helmut Berger.
* Il successo professionale non la distolse da difficoltà nella vita privata?
- A causa delle mie crisi depressive tendevo ad isolarmi anche da mio marito e dai miei figli. Detestavo il mio aspetto fisico e soffrivo di persistenti disturbi di insonnia. La morte di mio figlio Federico a 26 anni, avvenuta a causa di in un incidente aereo in Alaska, aggravò i miei malesseri.
Un risentimento verso il mondo che aumentò portandomi a tentare il suicidio.
Mentre io soffrivo Dino era già lontano, via dalla pazza folla, via dalla ingrata Italia nei lidi accoglienti di Hollywood.
* Trovò un modo per proteggersi dai sui stati d'animo complessi e contrastanti?
- Mi ripetevo spesso: “Non sono felice, ma nella vita ho avuto più di quanto meritassi.”
*§*
Divorziò da Dino De Laurentiis e, intuendo l'avvicinarsi della fine, si riappacificò con lui e lavorò ancora con Marcello Mastroianni nel capolavoro di Nikita Mikhalkov
Oci ciornie nel 1987.
Silvana Mangano è stata per ogni donna italiana e straniera un pilastro e un modello di femminilità, provocazione, serietà e raffinatezza; colei che dotata di “un’amara bellezza” ( così la descriveva Pasolini) si è lasciata travolgere e portar via da un’inspiegabile infelicità.

Bellissimo questo post, un ottimo inizio 2018.
RispondiEliminaUna grande attrice del nostro cinema.
RispondiEliminaSereno anno nuovo.
Gran bel post che rende onore ad una vera attrice!
RispondiEliminaAuguri!
How interesting is Silvana's life!! Thank you for sharing her story!
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