Buongiorno e Buon Anno,
un post un po' tardivo con la rubrica mensile "Lo scettro e la clessidra", ma durante le feste sono stata impegnata con riunioni e pranzi di famiglia.
GIOVANNA DI CASTIGLIA (detta Giovanna la Pazza)
(Toledo 6 novembre 1479 – Tordesillas, 12 aprile 1555)
Giovanna di Castiglia fu davvero pazza o soltanto una vittima?
Il monastero-castello di Las Claras (Tordesillas), residenza-prigione di Giovanna
E' una brutta giornata ventosa, busso con un po' di timore al monastero. Dopo un gran frastuono di chiavi e chiavistelli il portone si apre cigolando. Un frate, distinguibile dal cappuccio calato sugli occhi, mi chiede chi sono e cosa voglio.
- Ho una lettera in cui la regina Giovanna mi concede un colloquio. Rispondo sommessamente.
- Aspettate qui, vedo se non c'è traccia di don Bernardo. (Bernardo de Sandoval y Rojas carceriere e aguzzino di Giovanna, in seguito diventato arcivescovo di Toledo e grande inquisitore di Spagna).
Il freddo è pungente, aspetto più di mezz'ora ma alla fine il frate mi fa entrare.
- Reina Dona Giovanna, posso chiederVi come state e se avete voglia di raccontare il vostro passato?
- Sedete da qualche parte, dove volete, meglio in un angolo dove non mi si veda in viso.
Sono la terzogenita del re Ferdinando d'Aragona e della regina Isabella di Castiglia. Dopo do me nacquero altre due figlie Maria e Caterina che divenne in seguito moglie di Enrico VIII.
La Castiglia e l’Aragona erano due regni separati, il matrimonio fra i miei genitori non aveva unito i due regni, quindi Isabella e Ferdinando regnavano ognuno sul proprio territorio e l’erede al regno, in caso di morte di uno dei due, sarebbe stato esclusivamente il figlio e non il consorte vivente. Qui nacque il mio destino da reclusa.
(Sembra un fiume in piena, non smette di raccontare la sua vita)
Sono cresciuta nel restrittivo ambiente cattolico della corte spagnola e già in giovane età manifestai repulsione per quel clero responsabile di processi e roghi, rivelando un deciso spirito di opposizione alla religione. Ho sempre avuto un carattere turbolento , questo fece si che mia madre mi considerasse quasi eretica e quindi non nel pieno delle mie facoltà mentali.
- Il matrimonio poteva diventare la via verso la libertà?
- Sposai Filippo d'Asburgo, figlio dell'Imperatore Massimiliano I, imposto dai miei genitori con un preciso piano politico. Io mi innamorai follemente di Filippo e fui pienamente ricambiata nei primi anni. Nacquero sei figli.
- Voi diventaste erede al trono dopo la morte dei vostri fratelli maggiori...
- Nel 1502 tornammo in Spagna dalle Fiandre e io fui ufficialmente nominata Principessa delle Asturie. Qui nacque, nel 1503, nostro figlio Ferdinando.Venni trattenuta da mia madre, contro la mia volontà, mentre Filippo ritornò nelle Fiandre. Io volevo disperatamente tornare da mio marito, ebbi crisi di nervi terribili, scambiate per follia . Rientrai nelle Fiandre all’inizio del 1504 per scoprire che Filippo aveva un’amante. I miei nervi cedettero definitivamente.
- Quando Vostra madre morì, secondo gli accordi , voi diventaste Regina di Castiglia?
- Ebbene sì, ma continuavano a girare voci sulla mia incapacità di governare. Poco dopo Filippo morì ed io entrai in uno stato perenne di malinconia.
- Vostro padre Vi rinchiuse in questo palazzo?
- Mio padre mi costrinse a cedergli il governo della Castiglia e alimentò le chiacchiere sulla mia presunta follia. Rimasi isolata dal mondo, e lo sono tuttora, in questo palazzo senza i miei servi fedeli ma solo aguzzini fedelissimi a mio padre.
- Quando vostro padre morì , perchè non lasciaste questa prigione?
- Io e mio figlio Carlo diventammo regnanti di Castiglia e Aragona, ma Carlo era nelle Fiandre e in attesa del suo ritorno due arcivescovi ne assunsero la reggenza. Io ero fuori dai giochi.
- Il futuro Carlo V suo figlio riunirà in un unico impero mezza Europa.
- Mio figlio Carlo ereditò da suo padre i Paesi Bassi, il Lussemburgo, l'Artois e la Francia Contea , da mio padre il regno di Spagna con i domini italiani e le colonie americane e dal nonno paterno (Massimiliano I) la corona Austriaca. Arrivò dai Paesi Bassi senza conoscere lo spagnolo, venne a far visita a me e alla sorellina per lui sconosciuta. Non c'era affetto ma la necessità di sincerarsi della mia reale neutralità. Lasciò invariata la nostra prigionia.
Filippo e Giovanna- Cappella reale di Granada
L'aspetto deperito e trascurato che noto mentre lascio la camera mi fa pensare che questa regina è stata vittima, utilizzata per tutta la sua vita come strumento politico dal padre, dal marito e infine dal figlio.
Wow cominciato alla grande l'anno!!! Bellissima "ricerca" e storia. Mi piacciono molto le vite e storie dei regnanti del passato... non certamente facili visto che erano spesso matrimoni combinati. Tanto potere ma anche tristezze e dolori. Tantissimi Auguri anche a Te e famiglia un bacione!
RispondiEliminaGrazie Giusi, Auguri Buon anno.
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