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puntuale all'appuntamento mensile con la rubrica "Lo scettro e la Clessidra.
L'imperatrice infelice
Elisabetta d'Austria Imperatrice d'Austria, regina di Boemia e di Croazia
(Monaco di Baviera il 24 dicembre 1837, Ginevra 10 settembre 1898)
Siamo a Sobrance (Slovacchia) a colloquio con Irma Sztáray contessa ungherese, ultima dama di compagnia dell'Imperatrice Elisabetta d'Austria per tutti Principessa Sissi.
- Contessa, Lei accompagnò l'Imperarice Elisabetta durante gli ultimi anni nei suoi viaggi in Ungheria, Italia, Svizzera, Algeria e Grecia. Ebbe modo di conoscerla, vuole raccontare la storia della sua vita?
- Era nata a Monaco di Baviera il 24 dicembre 1837, quarta di dieci figli del duca Massimiliano Giuseppe e di Ludovica di Baviera. Oltre che una bellezza raffinata e fuori del comune, aveva una sensibilità anomala per persone del suo rango, tanto che fin da giovanissima si prese cura amorevolmente di poveri e ammalati.
Nell’inverno del 1853 la madre Ludovica la portò con sé a Ischl nella residenza estiva dell’Imperatore, dove aveva organizzato l’incontro tra la figlia maggiore Elena e il cugino Francesco Giuseppe. L’incontro era in realtà il risultato di una trattativa tra la madre di Elisabetta, la duchessa Ludovica e sua sorella l’arciduchessa Sofia, per far fidanzare i due ragazzi. Elena era stata scelta da Sofia, per suo figlio Francesco Giuseppe . Elena non apparteneva ad una famiglia reale ma era un legame con la Baviera, regione tedesca tra le più fedeli all’Austria. I piani materni furono però scombinati dall’amore, Elena non destò nessun interesse in Francesco Giuseppe che invece si invaghì di Elisabetta tanto da volerla sposare. Iniziarono così le trattative con la Santa Sede per ottenere la necessaria dispensa papale, perché i promessi sposi erano primi cugini.
- Così Elisabetta divenne imperatrice sposando Francesco Giuseppe d’Austria?
- Il suo carattere ribelle e anticonformista, diventò un problema per la suocera, l’arciduchessa Sofia, che pretendeva dalla nuora il rispetto della rigida etichetta che vigeva da sempre alla corte di Vienna e cercava di farne una perfetta Imperatrice cercando di colmare quelle che erano considerate delle “lacune”. Sissi era molto bella, di una bellezza quasi proverbiale, e nella sua vita fu sempre molto invidiata per la sua posizione sociale e per il suo meraviglioso aspetto.
- Quanti figli ebbero?
- Sissi e Francesco Giuseppe ebbero quattro figli: Sofia nata nel 1855 e morta a due anni, dopo un viaggio per visitare i possedimenti del Lombardo-Veneto, Gisella nata nel 1856, Rodolfo nato nel 1858 al quale spettava il titolo di principe ereditario dell’Impero d’Austria, Maria Valeria nata a Budapest nel 1868 e sua prediletta. .
- Anche la situazione politica divenne difficile?
- Nel 1859 In Italia l'Austria venne pesantemente sconfitta nella battaglia di Magenta e per reazione Francesco Giuseppe lasciò Vienna per prendere personalmente il comando dell’esercito. Elisabetta cadde in un profondo stato di disperazione, alternando depressione a drastiche diete dimagranti e ad affaticanti esercizi fisici. Ma insieme alla crisi politica si sviluppò anche una crisi privata della coppia imperiale, dovuta ai continui contrasti con l'arciduchessa Sofia e al dilagare, per la prima volta in sei anni di matrimonio, di notizie riguardanti le infedeltà di Francesco Giuseppe che per Sissi era l'unico legame con una corte che non amava.
Ma il dolore più grande dal quale mai si riprese del tutto fu la morte del figlio ed erede al trono Rodolfo che morì suicida nel 1889 insieme all'amante, la baronessa Maria Vetsera uccisa dallo stesso Rodolfo. Da quel momento Sissi vestì sempre di nero. Essere imperatrice e dover rispettare le rigide regole di corte divennero le sue torture più grandi e per fuggire al clima di corte se ne andava spesso in viaggio portando con sé l’ultima figlia Maria Valeria.
- Lei seguì l'Imperatrice in quel viaggio che sarebbe diventato l'ultimo?
- Era il settembre del 1898, l'accompagnai a Ginevra e prendemmo alloggio in un Hotel sul lungo lago. Il giorno dopo dovevamo recarci a Montroux con il battello, e mentre camminavamo per raggiungere la banchina, fu pugnalata al cuore da un anarchico italiano Luigi Lucheni che, armato di uno stiletto nascosto in un mazzo di fiori, la colpì una sola volta tranciandole il ventricolo sinistro. Elisabetta morì così a 61 anni tra le mie braccia. Riposa a Vienna, nella cripta dei Cappuccini a fianco al marito l’Imperatore Francesco Giuseppe e all’amato figlio Rodolfo.
- La ringrazio e mi permetto di fare un commento prima di lasciarci: Forse la vera tragicità della morte di Elisabetta sta nel il fatto che fu uccisa da un anarchico che detestava l'aristocrazia - quasi come la detestava lei stessa. Ma colui, che la pugnalò a Ginevra e che vide in lei solo una rappresentante qualsiasi di una classe ricca e odiata, non lo sapeva.

La figura della principessa Sissi mi ha sempre affascinata. In Austria sono stata a Mayerling, dove morì Rodolfo e a Schonbrunn . Poi sono stata due volte all'Achilleion , il palazzo che Sissi si era fatta costruire sull'isola di Corfù . Sono stata anche sulla sua tomba, a Vienna, nella cripta dei Cappuccini.
RispondiEliminaUna figura controversa e maniaca della cura del proprio corpo. Mi sono piaciuti molto i film con Romy Schneider ma la vita di Sissi non deve essere stata molto felice. Bella intervista !! Saluti e buon mese di marzo.
Molto spesso la vita di regine e imperatrici è dolorosa e infelice. Non è tutto oro quello che luccica. Ciao Mirty
RispondiEliminaHo avuto la stessa sensazione di Mirty vedendo Schonbrunn, Sissi faceva davvero tanto per mantenersi in forma.
RispondiEliminaLieta Pasqua Verbena!