la mia amica Anita che mi segue dall'Australia mi ha scritto una mail in tono molto preoccupato per le notizie ricevute sulla situazione del coronavirus che sta dilagando in Italia.
La ringrazio molto del gentile interessamento e approfitto per risponderle qui sul blog.
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Duomo di Milano |
la situazione in Italia e specialmente nelle regioni del nord è stata, nei giorni scorsi ma continua ancor oggi, una tremenda apprensione per non dire paura per questo "coronavirus" di cui non esiste una vera cura ed ha una forte contagiosità. Il focolaio maggiore si ha nella regione Lombardia e un altro in un paese del Veneto; queste regioni sono state allarmate chiudendo tutti i posti in cui ci sono assembramenti di persone esempio: teatri, cinema, chiese, pub e scuole. I contagiati finora sono 650 ma più della metà sono nelle loro case in quarantena controllata.
Io abito in Toscana, tra Prato e Firenze nel centro Italia. Qui ci sono quattro casi ricoverati in ospedali con sintomi poco gravi. Voglio sottolineare che in questa zona vivono e lavorano circa ventimila cinesi. Una comunità molto affiatata e ligia alle direttive dei loro rappresentanti. Questo ha fatto in modo che alle prime notizie allarmanti si siano messi in quarantena volontaria molto prima delle altre parti d'Italia. Io stessa ho notato che nel mio paese già verso la fine di gennaio non si vedevano, e a tutt'oggi continuo a non vedere, persone cinesi in giro per le strade.
Non so se sarà una pandemia e quante persone contagerà questo virus, certamente gli anziani saranno più colpiti, magari necessiteranno di terapie intensive e se diventeranno migliaia il nostro sistema sanitario non sarà in grado di curare tutti, per questo è stata giusta la decisione del governo di cercare di contenere le zone a rischio affinché non ci sia una enorme diffusione di questo virus.
Certamente l'economia del nostro paese sarà messa in ginocchio e questo è un altro grosso problema che si sovrappone.
Nella mia famiglia non ci sono problemi ma mia figlia insegnando in un liceo, dove da noi non sono state chiuse le scuole, è un po' preoccupata e nello stesso tempo deve mostrarsi tranquilla con i suoi studenti per non creare ulteriore panico.
Cerchiamo di vivere con la speranza che presto passi anche questa brutta situazione fidandoci di quello che dicono le istituzioni e i nostri bravi scienziati e virologi.
Grazie Anita per la tua vicinanza, anche se ci divide un grande oceano. Un abbraccio sincero.

Hai descritto molto bene la situazione, la preoccupazione rimane per gli ospedalizzati, in quanto non hanno nemmeno la consolazione di poter avere accanto i familiari e poi per le aziende, che ne risentiranno enormemente, per il resto, nonostante i disagi, si vive normalmente, con meno traffico e meno gente disposta a incontrarsi. Saluti belli dalla zona rossa.
RispondiEliminasinforosa
Questa è proprio la situazione italiana ! L'economia ne risentirà, purtroppo !!! Speriamo tutti in un periodo migliore. Saluti.
RispondiEliminaForse perchè sono appena tornata dalla Guinea Bissau dove si muore per una semplice dissenteria, non mi sento particolarmente preoccupata per il coronavirus e credo che sia stato creato tanto terrore inutile.
RispondiEliminaMi spiace molto, però, per le persone colpite e per chi è in difficoltà a causa di questo virus.
Un abbraccio cara Verbena
Maria
Hello dear Verbena x Thank you for sharing the information of how things are in beautiful Italy. I worry very much, and how these things can spread very quickly is alarming. Only yesterday in the city of Perth, an hour away from me, there was a reported case of a woman who has the virus. An indication of how fast things can spread. I hope and pray there comes an end to this situation. Sending love to you and to Italy. xxx
RispondiEliminaDear Anita,
EliminaI wish you all that the case of the infected woman will soon be isolated. Hopefully they will find a vaccine for everyone soon. Best wishes.