Questo mese, per la rubrica Un Tè con ... abbiamo un'attrice dalla bellezza gelida e senza tempo, lo sguardo magnetico, la classe innata.
(Stoccolma, Svezia, 18 settembre 1905 - New York, 15 aprile 1990)
- Madame, lei nasce in Svezia da una famiglia di origini molto umili.- Sono figlia di un netturbino e di una sarta, mia madre veniva dalla Lapponia e nei periodi di magra era costretta a fare la donna di servizio.Come è stata la sua infanzia?Ero una bambina dal carattere malinconico e piuttosto chiuso. Preferivo restare sola appartata a fantasticare piuttosto che giocare con i miei coetanei.- Ho letto che preferiva fantasticare anziché giocare. E’ vero?Il mio gioco preferito era fare teatro, recitare e organizzare spettacoli nella cucina di casa. Adoravo truccarmi e mettermi addosso abiti vecchi, rovistare nel baule di mia madre, per poi immaginare drammi e commedie.- Ancora quindicenne, alla morte di suo padre, dovette abbandonare la scuola…Mio padre morì nel 1920 a causa della influenza spagnola ed io dovetti lavorare per contribuire al sostentamento della famiglia. Dapprima nella bottega di un barbiere, ma non mi piaceva, e andai a fare la commessa nel più grande emporio : il Pub i famosi grandi magazzini di Stoccolma.- Infatti tra i reparti del Pub conobbe il regista Erik Petshler...Erik mi aveva già notata in alcune foto pubblicitarie che reclamizzavano il grande magazzino. Ma l’incontro fu decisamente casuale. Quando entrò nel reparto di modisteria fui io stessa a servirlo. Cercava cappelli per un film ed io ripensai a quando rovistavo nel baule delle meraviglie in cerca di un vestito, un cappello, uno straccetto che caratterizzasse il mio personaggio.- Fu lui che la fece esordire sul grande schermo?- Lui fu impressionato dai miei modi gentili, rimase un attimo interdetto, mi scrutò da capo a piedi e subito dopo mi diede il suo assenso, per me inaspettato. Feci salti di gioia. Ricordo che chiesi subito alla direzione un anticipo di ferie, ma mi venne negato! Allora decisi di licenziarmi per inseguire il mio sogno.Grazie a lui feci i primi passi nel mondo nel cinema, dapprima con piccole particine e via via con ruoli sempre più importanti.
- In soli dieci anni interpretò una ventina di film.- Mi offrivano parti da vamp seducenti e distruttive, prive di scrupoli, che io detestavo. Avrei voluto interpretare ruoli più aderenti alla mia personalità. Ed invece finivo per essere una spia, una regina del doppio gioco, un’assassina, un’aristocratica, moglie infedele, ammaliatrice e donna irresistibile,-Perché secondo lei le offrirono solo ruoli da femme fatale?Io chiedevo di essere svincolata da questo ruolo riduttivo ma loro erano convinti che l'immagine da eroina positiva non mi si addicesse.
- Sono di questo periodo: La regina Cristina, Anna Karenina, Margherita Gautier, Mata Hari, Maria Walewska…- Come vede ruoli sempre uguali che cominciavano a starmi stretti. Cercai di dare il massimo nonostante l'ordinarietà della sceneggiatura e soprattutto la presenza di partner che non erano all'altezza.
- Immediatamente conquistò le platee di tutto il mondo, grazie alla sua bellezza gelida e raffinata.. tanto che i suoi fans le attribuirono l’appellativo di "Divina". - Spero anche per la mia recitazione!
- Presto venne conosciuta oltre i confini!
- Nel 1925 venni chiamata in Germania per interpretare Die freudlose Gasse (ndr. La via senza gioia) di Georg W. Pabst. Un complicato melodramma dove però riuscii a dare il meglio di me stessa. Quel film mi lanciò verso un futuro hollywoodiano strappando un contratto alla MGM
- Hollywood la trasforma in un mito!
- Mio malgrado. Nei primi anni ricordo, scrivevo lettere disperate ai miei amici svedesi, dicendo di essere scontenta dei miei primi film. Assolutamente non mi piacevano quei film americani!
(Anna Karenina, regia di Clarence Brown (1935) |
- Perchè lasciò la sua carriera di attrice a soli 36 anni?
- Decisi di abbandonare le scene dopo l’infelice esperienza di Two-Faced Woman (ndr. Non tradirmi con me) di George Cukor. Si rivelò un fiasco di pubblico e di critica! Ma soprattutto volevo lasciare una mia immagine giovane, inorridivo invecchiare davanti al mio pubblico.
Estremamente riservata e gelosa della sua vita privata, la Garbo uscì completamente dallo star system per entrare nella leggenda. Nessuna intervista, nessuna dichiarazione, fino alla sua morte, il 15 aprile del 1990. Greta Garbo se n’è andata avvolta da un’aurea di mistero. Inarrivabile. Diva e divina. Proprio come tutti noi ce la ricordiamo.

La classe era innata in lei!
RispondiEliminaSuperba attrice (e non in senso negativo)
Buona serata
Ciao Pat, buona giornata .
EliminaPersonalità profonda che si svela e si vela. coerente con sé sessa fino in fondo. Apprezzo moltoil suo essere riservata. Té gustosissimo, arricchito i sapienti aromi. Grazie. Buon febbraio.
RispondiEliminaMolto carina e gentile! Grazie a te.
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