Buongiorno a tutti,
oggi inizio una nuova rubrica. Pensavate di esservi liberati dalle mie interviste impossibili? Vi siete sbagliati; avevo promesso che mi sarei inventata qualcos'altro ed eccomi qui con la nuova rubrica:
Come la rubrica precedente, avremo un appuntamento ogni primo o inizio mese. I personaggi che presenterò saranno donne a capo di regni o imperi, sovrane combattive, sagge o ingegnose, in una parola:
REGINE
E L I S A B E T T A I Tudor
(Greenwich, 7 settembre 1533 – Richmond upon Thames, 24 marzo 1603)
Siamo in Inghilterra, nel mezzo di conflitti religiosi fra cattolici e protestanti, nel palazzo dove governò Enrico VIII. Entro in un ampio salone pieno di candele, velluti e tappeti e scorgo davanti a me Sua Maestà vestita con ricchi abiti che ne sottolineano la regalità. Una delle donne più affascinanti e potenti che la Storia abbia mai conosciuto.
Faccio un inchino profondo ma sono impacciata e rischio di cadere. Lei mi guarda divertita, il trucco è pesante, la capigliatura di un rosso acceso. La sua voce risuona riempiendo la sala.
- Suvvia avvicinatevi e dite cosa volete da Noi.
Usa il plurale majestatis, ma poi si scusa di parlare al plurale di se e in seguito abbandonerà questa abitudine pur mantenendo un certo distacco.
Le chiedo il permesso di fare domande sulla sua vita. e magari qualcuna un po' ardita, lei acconsente e aggiunge:
- Sarete curiosa di sapere perchè non mi sono mai sposata, perchè sarà una grande soddisfazione per il mio nome e per la gloria essere ricordata come "Elisabetta che regnò vergine e morì vergine". Ho dimostrato di essere degna figlia di Enrico VIII e di non aver bisogno di un uomo a fianco per governare il mio meraviglioso paese.Io non perderó mai la testa, non moriró di parto … io pur avendo un corpo di donna, ho il cuore e lo stomaco di un vero Re, mio padre il Re d’Inghilterra vive in me. Oh si, io amo l'Inghilterra proprio come l'ha amata mio padre.
- Vostro padre, il re d'Inghilterra Enrico VIII, ha usato il suo potere su diverse donne sposando e liberandosi della moglie di turno anche fisicamente...
- Era un uomo vanitoso, prepotente ha ucciso mia madre Anna Bolena, dopo aver scatenato lo scisma dalla Chiesa Cattolica per divorziare da Caterina d'Aragona, e poterla sposare. Io sono stata dichiarata illegittima a tre anni, rinchiusa nell'orrenda Torre di Londra a ventuno, processata per tradimento e assolta e incoronata Regina a venticinque dopo la morte della mia sorellastra Maria la Cattolica chiamata la Sanguinaria.
- Voi foste proclamata Regina contro la volontà dei cattolici Inglesi;
- Mi contrapposero, senza successo, mia cugina Maria Stuart regina di Scozia che riteneva un diritto di sangue sul trono d'Inghilterra. tramò contro di me con un tentativo fallito di farmi uccidere
- Ma da cosa nacque questo diritto di sangue? Era fondato?
- La sovrana di Scozia era l’ultima diretta discendente legittima di Enrico VII Tudor, d’altro canto io, pur considerata una bastarda agli occhi del mondo cattolico poichè nata da un matrimonio mai riconosciuto dalla Chiesa, ero comunque figlia di Enrico VIII e secondo le disposizioni di quest’ultimo sarei dovuta salire al trono nel caso in cui i miei fratellastri fossero morti senza eredi. Dunque non è vero che io, Elisabetta, occupi un posto che non mi spetta.
Scelte errate, avventate, dettate dall’impulsività e dalla passione condussero la regina di Scozia sul baratro della rovina. e la portarono alla decisione di rifugiarsi sotto la nostra protezione, ma dopo l’ennesima cospirazione cattolica contro la mia vita, decisi di farla giustiziare.
- Pensate che fu anche questo uno dei motivi per cui la Spagna, regno fortemente cattolico, scatenò la guerra contro di Voi per sconfiggerVi?
- Ingenuamente pensate questo? No, fu anche il mio rifiuto di sposare il re di Spagna Filippo II . La flotta spagnola, definita l'Invincibile Armata, era senza dubbio la più grande mai allestita, ma fallì miseramente. Terribili tempeste si abbatterono sui pesanti galeoni spagnoli che, appena entrati nel Canale della Manica, subirono l'attacco dei veloci vascelli inglesi dotati di un’artiglieria più efficacie. L'Inghilterra era salva e il mio regno poté proseguire incontrastato
Grazie a Voi ci fu un periodo florido per l'economia e per la cultura;
- Oltre all'economia fiorirono le arti, Il teatro dominò la vita culturale inglese: amato e difeso da me stessa e dalla corte, contro gli eccessi dei Protestanti più intransigenti che lo consideravano immorale e si sviluppò con le opere di uno dei più grandi autori di scritti teatrali della storia: William Shakespeare.
Vi ho concesso troppo tempo, sono stanca .
Un battito di mani e tre damigelle l'accompagnano fuori dal salone, mentre la guardo per l'ultima volta vedo nei suoi occhi un universo di pensieri e sentimenti contrastanti, vedo una sovrana, a volte spietata, che ha reso il suo paese prospero e potente.
Ironia della Storia, alla sua morte lo scettro passò a Giacomo I, figlio di Maria Stuart.
Il grande portone si chiude dietro di me e l'immagine di questa regina svanisce così come si era materializzata.

Tante curiosità svelate.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Buona giornata a te.
EliminaQueste interviste a spasso nel tempo sono una vera chicca Verbena! Grazie!!!
RispondiEliminaGrazie a te Angela, ciao
EliminaThe Tudors...such an interesting time in history. x
RispondiEliminaAn interesting and complex time, hello Anita
EliminaChe meraviglia... Un periodo storico complesso che mi ha fatto sudare da studentessa ma che mi appare pieno di fascino da questo tuo scritto. Uno stimolo a rileggere, Grazie e buona giornata.
RispondiEliminaE' sempre bello ritrovarti qui. Graziana, Buona giornata
RispondiEliminaElisabetta I ha regnato in un periodo storico molto difficile e oscuro della storia, un periodo di intrighi e violenze. Anche Elisabetta, a volte, fu spietata , non per niente era figlia di Enrico VII. Per fortuna, grazie a lei, le arti e il teatro ebbero dei progressi e il suo paese progredi anche a livello economico. Molto bello il film dal quale son tratte le foto . Interessante intervista !! Saluti.
RispondiEliminaBellissima intervista, sembra di vederla!
RispondiEliminaFu anche la prima sovrana a dare importanza al proprio ritratto perché capì che la sua immagine dovesse essere riconosciuta in tutto il regno.