giovedì 1 settembre 2022

Lo scettro e la Clessidra/Settembre 2022


Buongiorno,

questa rubrica nasce dalla  mia particolare ammirazione per le figure storiche di donne forti, indipendenti e fuori dagli schemi. 





Oggi abbiamo una figura iconica,  studiata e osannata ancora oggi  in Inghilterra:




B O U D I C C A

la Regina che sfidò l'impero Romano




Siamo nel primo secolo dopo Cristo, l'Imperatore Romano  Claudio  decide di invadere la Britannia. Le sue legioni sbarcano e si trovano di fronte tante tribù in lotta tra di loro. Sfruttando questa situazione i Romani riescono ad assumere il controllo della Britannia. Il generale governtore Paolino, mandato da Roma, gestisce con molta durezza i barbari britanni. 

Una città romana Londinium (Londra) sta bruciando e sarà rasa al suolo per opera dell'alleanza di tribù britanniche che si sono formate al comando di Boudicca una donna dotata di grande carisma e intelligenza.


« Era una donna molto alta e dall’aspetto terrificante. Aveva gli occhi feroci e la voce aspra. Le chiome fulve le ricadevano in gran massa sui fianchi. Quanto all’abbigliamento, indossava invariabilmente una collana d’oro e una tunica variopinta. Il tutto era ricoperto da uno spesso mantello fermato da una spilla. Mentre parlava, teneva stretta una lancia che contribuiva a suscitare terrore in chiunque la guardasse. »
(Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, 62, 2)




Ora questa donna, regina degli Iceni, sta vagando sulla terra bruciata che lei stessa ha voluto,  portando la  sua vendetta contro i Romani.

- Regina Boudicca, qual'è il suo passato e perchè questo odio verso i Romani?
- Sono nata nel 33 in Britannia orientale nella tribù degli Iceni di famiglia nobile, e  a circa sette anni sono  andata a vivere con una seconda famiglia presso cui rimasi fino ai 14 anni circa. Fu in questo periodo che appresi storia, tradizioni, religione e cultura delle tribù celtiche e imparai l'arte militare. Attorno al 47 tornai a casa e la mia famiglia mi diede in moglie all'iceno Prasutago, con cui feci due figlie.

- Prasutago fu nominato dai romani Re degli Iceni e lei di conseguenza fu Regina?
- Regnammo con relativa tranquillità in pieno accordo con Roma. Poco prima della sua morte, il sovrano si trovò a dover redigere il proprio testamento.
Gli accordi prevedevano che il Regno sarebbe stato lasciato in eredità all’imperatore Nerone, che nel frattempo era succeduto a Claudio, così che Roma diventasse anche legalmente la proprietaria del territorio.Invece, Prasutago lasciò metà del regno a Nerone, come nei patti, e l’altra metà a me e  alle nostre due figlie. 

- Con questa azione il Re  intendeva sfidare l'autorità di Roma?
- Lui voleva assicurarsi protezione per la sua famiglia e il mantenimento della leadership sulla sua gente. La reazione però fu di grande violenza. La legge romana non prevedeva nessuna possibilità per una donna di guidare un qualsiasi regno, per cui il testamento non solo venne del tutto ignorato, ma i soldati mi arrestarono e mi flagellarono. In seguito, tenendomi ferma, altri soldati struprarono le mie figlie per ore.



-Queste violenze e la spietata dominazione romana scatenarono in lei la volontà di ribellarsi?
- Divenni crudele e  un'astuta capopolo: in poco tempo l’intera tribù degli Iceni, assieme a quella dei Trinovanti, si sollevò contro Roma.
Attaccammo innanzitutto la colonia romana  di Camulodunum, (Colchester) e ora non resta più nulla di Londinium, abbiamo approfittato del fatto che il governatore romano Svetonio Paolino  è impegnato, con il grosso dell’esercito presso l'isola di Anglesey (nel Galles settentrionale secondo i confini attuali), ad attaccare i capi religiosi britanni, i druidi. Bisogna vincere, oppure morire! Questa è la mia decisione in quanto donna: se gli uomini vogliono vivere come schiavi, affari loro.

- Ora non teme la reazione romana?
- Certamente ci sarà una battaglia contro l'esercito romano ma noi siamo molti di più .

Mentre pronuncia questa frase diventa tristemente seria, forse ha un brutto presentimento.
 




Boudicca e il suo popolo combatterono in un’altra battaglia, ma questa volta, nonostante il soverchiante numero di Britanni, la vittoria arrise a Roma. Dello scontro non conosciamo la posizione precisa, ma avvenne nelle West Midlands su una via conosciuta oggi come Watling Street.

I britanni,  in condizioni fisiche precarie e affamati dalla terra bruciata, vennero spazzati via dalla disciplina e dalla tattica di guerra romana. Boudicca sconfitta si avvelenò con le sue figlie.

Non bisogna stupirsi che una donna, pur di eccezionale carattere, venne scelta come guida per respingere il nemico nell’Europa continentale e liberare la Britannia dal giogo romano che imponeva pesanti tasse, la soppressione delle pratiche religiose celtiche e il controllo di molti aspetti della vita delle antiche tribù dell’isola. A differenza dei Romani, i Britanni non badavano al sesso dei loro condottieri. Prova ne è il fatto che la giovane Boudicca fin da piccola venne addestrata nell’arte della guerra.



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2 commenti:

  1. Devo confessare che non avevo.mai sentito parlare di Boudicca, per questo ho letto con interesse la storia di questa sfortunata e coraggiosa regina degli Iceni. Buon mese di settembre.

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