Care amiche,
l'esperienza di questo blog mi sta scoprendo doti che pensavo di non avere, voi che mi seguite vi sarete accorte che io non scrivo molto; i miei post sono spesso molto concisi ma stavolta grazie all'iniziativa di
Patricia "Insieme raccontiamo 5"
ho voluto trovare le parole per il finale del suo incipit:
(tumblr)
Era il momento giusto. La luna era alta in cielo. Nessuna nube a farle da velo.
Prese quanto le serviva, lo mise nel suo zaino di luce e si alzò.
Presto tutti avrebbero capito chi era. Chi comandava.
(io ho continuato così)
...Di solito i suoi timori e le sue paure avevano il sopravvento, ma era arrivato il momento di metterli da parte, non si sarebbe più fatta comandare da loro.
Non era una psicologa ma credeva profondamente nel viaggio come terapia.
Viaggiare da sola la spaventava a morte ma doveva a tutti i costi affrontare quel viaggio alla scoperta di se stessa. Doveva trovare l'equilibrio interiore, doveva riuscire a cambiare la routine,
Quella notte di luna piena si era ritrovata su un aereo in partenza per Barcellona. Un viaggio in solitaria, pensava, le avrebbe fatto superare i limiti mentali e i blocchi interiori che il subconscio le inviava.
Week end in Italia li aveva già trascorsi da sola, si era già messa alla prova ma ora era diverso, nuovi orizzonti, nuove culture, e nuovi obiettivi davanti a lei..
La conoscenza della lingua spagnola l'avrebbe aiutata, ma fino a che punto? Le sarebbero bastati i risparmi che si era portata, per le prime spese? Molti dubbi le sfioravano la mente ma ormai era sull'aereo non poteva più avere ripensamenti.
Trovò un lavoro in un'agenzia di viaggi e trascorse un anno incontrando persone diverse, con opinioni diverse con cui confrontarsi, sospendendo i giudizi e sconfiggendo i pregiudizi.
Aveva pensato di amare la sua libertà e indipendenza ma aveva capito di non essere così indipendente, , era un tipo intellettuale poco incline ai lavori manuali, c'è sempre stato qualcuno che pensava a quelle cose.
Si rese conto che l'essere poco pratica nel saper usare le mani era una forma mentale di rifiuto e quindi doveva ad ogni costo trovare un lavoro che la impegnasse manualmente.
Andò a lavorare in una fattoria, la sera era stanchissima ma molto serena, imparò dagli altri a riparare le sue cose a farsi bastare quello che aveva e... riciclare.
Divenne più socievole, più capace e soprattutto più autonoma condizione indispensabile per la sua ricerca di libertà.
Da allora continuò a viaggiare da sola ma quel periodo lo ricorda con la nostalgia e con la consapevolezza di quanto sia difficile il viaggio in solitaria, ma anche quanto sia essenziale farlo.
Con questo post partecipo a:
Cara Verbena, questo tuo post mi ha fatto pensare a ... tantissime cose. Dovresti scrivere di più. partendo dai tuoi incipit. Per quello che conta, ti sto incoraggiando a farlo. Un abbraccio e dolce notte :)
RispondiEliminaLaura
Bravissima Verbena!
RispondiEliminaMi piace molto il tuo finale.Parla di un atto di coraggio che tutti prima o oi nella vita dovremmo compiere per conoscere noi stessi e i nostri limiti. Limiti che a volte stanno più nelle nelle paure che nei limiti reali che possiamo avere.
Sono proprio contenta che tu partecipi questa volta.
Vado subito ad aggiornare il post di riepilogo per il primo di febbraio.
ps e se vuoi, il di febbraio si ripartirà con il numero . Ciaooooooooo
Ma tu sei una scrittrice nata. Ha un grande dono cara Verbena! Emozioni, sensazioni, un invito a riflettere e a prendere coscienza. Mica poco direi. Grande Verbena, veramente grande. Paola
RispondiEliminaPaola, non sono come dici tu, cerco di mettermi alla prova, sono curiosa...Grazie cara ♥
EliminaBravissima Verbena, è un buonissimo inizio! Il tuo racconto è delizioso da leggere e ricco di significati che rimandano a valori importanti...complimenti davvero!!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Annarita
Ciao Verbena, hai continuato splendidamente con questo fondamentale viaggio dentro se stessi. Un saluto
RispondiEliminaBelle parole, belle atmosfere davvero. Sei Brava!
RispondiEliminaMa che meraviglia questo finale, Verbena!!!
RispondiEliminaE quanta verità in questo post sì, viaggiare da soli ... bisogna proprio prendere il coraggio e partire!!!!!
Bravissima!