oggi un tè caldo ci sta proprio bene, sta nevicando su mezza Italia.
L'ospite della rubrica "Un tè con..." è un personaggio che ha lasciato il segno nel mondo della moda:
Coco Chanel
Una delle più acclamate creatrici di moda del secolo scorso.
![]() |
Coco Chanel nel 1929 |
- Sono nata a Saumur, Francia nell'agosto del 1883, ebbi un'infanzia molto umile e triste. Mia madre morì presto, mio padre abbandonò la casa, ed io venni spedita in orfanotrofio. E' proprio dalle suore del Sacro Cuore che imparai a cucire, e a tagliare. . Appena 18enne lavorai come sarta e con l’aiuto del mio primo compagno, Etienne de Balsan, figlio di imprenditori tessili, aprii la mia prima boutique: realizzavo cappellini, ma li facevo diversi da tutti gli altri: nell’epoca dei frizzi e dei lazzi della Belle Epoque, io puntai tutto sulla paglia, sui nastri di raso.
* In seguito aprì diversi negozi e un salone d'alta moda ?
- Iniziai aprendo negozi a Parigi e a Deauville. Nel 1916 un salone di alta moda a Biarritz. Il successo arrivò negli anni '20, quando aprii i battenti in rue de Cambon n.31 a Parigi e, da lì a poco, venni considerata un vero e proprio simbolo di quella generazione.
* Nel 1914 scoppiò la guerra ma la Chanel Modes non ne risentì troppo?
- Finiva un mondo, un altro stava per nascere. Io stavo là; si presentò un'opportunità, la presi. Avevo l'età di quel secolo nuovo che si rivolse dunque a me per l'espressione del suo guardaroba. Occorreva semplicità, comodità, nitidezza: gli offrii tutto questo, a sua insaputa. »
(Coco Chanel, Un secolo di moda italiana, 1900-2000, 2005, p.34)
* Come nacque il profumo che ancor oggi ha molto successo cioè il Chanel n°5?
- Negli anni venti, ebbi una relazione col Granduca Dmitrij Pavlovič, cugino dello zar Nicola II, che conobbi a Biarritz.il quale mi presentò il profumiere Ernest Beaux. Beaux era figlio del profumiere dello Zar, emigrato in Francia a causa della Rivoluzione russa. Costui aveva realizzato in Russia (non ancora Unione Sovietica) un Eau de Catherine - nome poco consono ai tempi e al luogo .
La fragranza era del tutto innovativa e prese il nome di Nº 5 in quanto corrispondeva alla quinta essenza scelta da me. Quell’essenza incarnava un concetto di femminilità senza tempo, unica e affascinante. Trovavo ridicoli i nomi altisonanti dei profumi dell'epoca.
* Un'altra guerra si preannunciava e questa volta fu più disastrosa...
-Lo scoppio della seconda guerra mondiale impose un'improvvisa battuta di arresto. Fui costretta a chiudere la sede di rue de Cambon, lasciando aperto soltanto il negozio per la vendita dei profumi.
Nel '54, quando tornai nel mondo della moda, avevo 71 anni.
* Nacque così lo stile rivoluzionario Chanel!
- Sostituii la moda ingombrante e fastosa della belle èpoque con tailleur costituiti da giacche maschili e gonne diritte o pantaloni, appartenuti fino a quel momento all'uomo. Insomma uno stile sobrio ed elegante, ma anche pratico. Mi ero ripromessa di liberare la donna, la volevo rendere indipendente dagli uomini, libera e rivoluzionaria, moderna e all'avanguardia. Introdussi il "tailleur di Chanel" che consisteva di vari pezzi: un giacca di stile cardigan, con inclusa la sua tipica catenella cucita all'interno, una gonna semplice e comoda, con una camicetta il cui tessuto era coordinato con il tessuto all'interno del tailleur. Questa volta, le gonne erano tagliate più corte e i tailleur erano fatti da un tessuto cardigan ben lavorato.
* Anche le stoffe subirono un cambiamento!
Il miei tessuti preferiti erano il tweed e soprattutto il jersey. Un materiale a maglia molto flessibile che intagliato nei tailleurs divenne un vero e proprio must della moda, che accompagnavo con i colori blu scuro, beige e grigio.
* Gli accessori divennero indispensabili…
Facevo largo uso di bigiotterie in perle, lunghe catene dorate, e l'assemblaggio di pietre vere con gemme false
* Secondo lei perché ha avuto tanto successo?
- Liberai le donne da corsetti e impalcature per cappelli, donando loro abiti comodi per intraprendere una vita quotidiana dinamica
Credo che la mia impronta stilistica si sia fondata sulla ripetitività dei modelli base. Le varianti erano costituite dal disegno dei tessuti e dai dettagli. Come dire: “la moda passa, lo stile resta”.
"Per essere insostituibili bisogna essere unici"
(Coco Chanel)

Una grande donna dal carattere straordinario e dalla mente creativa.
RispondiEliminaCiao Verbena, un bacio e buona giornata!
Ciao Sciarada, un bacio
EliminaBellissimo lo stile di Cocò... davvero unico ... mia cognata ne lo regala sempre il profumo ne ho collezionate due boccette che mi dispiace aprire ... una fragranza favolosa ...l'aprirò l'inverno prossimo ... ci vorrebbe unacioccolata calda non pensi???... bellissime notizie grazie di cuore
RispondiEliminaun bacione
Giusiii, ma come? Non usi questo profumo perchè ti dispiace? Usalo, ragazza mia, te lo meriti eccome!
EliminaUn bacio grande.
Io non ho mai avuto una bottiglietta di Chanel n.5, non l'ho mai neanche annusato,chissà com'è ...
RispondiEliminaCoco Chanel è stata una grande donna, l'apprezzo perchè ha saputo dare alle donne l'opportunità di lasciar da parte abiti e fronzoli ingombranti per una moda più pratica e, nello stesso tempo, elegante. Un saluto.
Mirtillo ... credimi buonissimo ...ti dico la verità ho avuto la fortuna di provarlo perchè me lo hanno regalato un paio di volte ... per i miei gusti ha un costo troppo elevato quindi un regalo importante .... saluti
EliminaUna grande donna!
RispondiEliminaSaluti a presto.
Che bel post Verbana, grazie!
RispondiEliminaBuona giornata, ciao.
Scusa...Verbena...😘
EliminaPochi giorni fa ho rivisto con immenso piacere il film che raccontava la sua storia. Una donna forte, determinata, che non si è fatta influenzare nelle sue scelte. E' andata dritta per la sua strada, nonostante i dolori che l'hanno colpita. Per me è un mito! Paola
EliminaI love the stories of people who have endured hardships and overcome them. It shows what determination and strength can achieve. Thank you for sharing. xx
RispondiEliminaBuona Giornata Internazionale della Donna, bacio.
RispondiElimina