E Gesù rivedeva, oltre il Giordano
campagne sotto il mietitor rimorte:
il suo giorno non molto era lontano.
E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!
Egli pensava al giorno di sua morte.
Egli si assise all'ombra d'una meta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta .
Egli parlava di granai ne' Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli.
Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l'inconsutile tua veste.
Egli abbracciava i suoi piccoli eredi;
Il figlio - Giuda bisbigliò veloce -
d'un ladro, o Rabbi, t'è costì tra' piedi:
Barabba ha nome il padre suo, che in Croce morirà. Ma il Profeta, alzando gli occhi,
"No" mormorò con l'ombra nella voce; e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.
(Giovanni Pascoli)
A beautiful time of year, full of love. xx
RispondiEliminaCarissima Verbena, grazie per la poesia e per la ghirlanda d'ulivo.
RispondiEliminaTi auguro una Santa Pasqua ricca di serenità.
Un abbraccio
Maria